07/09/2012 - CI SONO LE PRIME DUE FIRME DEL DOSSIER DI CADIDATURA
Venerdì 7 settembre, sede del Parco del Po. L’assessore regionale ai Parchi e alle Aree protette della Regione Piemonte William Casoni ha sottoscritto il dossier ufficiale di candidatura dell’“Area della Biosfera del Monviso” al riconoscimento MaB UNESCO. Un grande passo avanti per lo sviluppo del territorio, di cui ormai tutti hanno compreso l’importanza. 
«Questa opportunità rappresenta un'occasione di promozione internazionale dell’area del Monviso – ha detto Casoni – ed è importante che enti, Comuni e popolazione recepiscano la forza di una proposta che ha potenzialità maggiori rispetto alle iniziative dei singoli attori sul territorio».
A firmare il dossier, insieme a Casoni, c’era Silvano Dovetta, il presidente del Parco del Po Cuneese, ente promotore del Piano Integrato Transfrontaliero “Monviso: l'Uomo e le Territoire” e, in particolare, capofila del progetto “Risorsa Monviso” che prevede tra le sue attività proprio la candidatura MaB UNESCO.
“La Regione Piemonte non ha mai avuto dubbi – si legge nel documento firmato -: sostenere la candidatura è una priorità assoluta, un dovere come amministratori e anche come uomini, per garantire uno sviluppo sostenibile a un territorio di rara bellezza che deve essere tutelato e preservato come un tesoro inestimabile, da tramandare alle generazioni future. La sfida è difficile e l’obiettivo da raggiungere è certamente ambizioso ma non impossibile, soprattutto se si procede passo passo, unendo le forze e la volontà di riuscire al meglio. Proteggere la natura è un impegno che la Regione Piemonte si è sempre imposta, trovando la combinazione e l’equilibrio giusto tra tutela del patrimonio naturalistico ed uno sviluppo socio - economico sostenibile, rispettoso dell’ambiente e degli uomini. È una sfida che bisogna vincere per il futuro del nostro territorio che, trasformando le sue potenzialità in risorse, non solo sarà accudito ma potrà diventare un serbatoio di occupazione, ricerca e studio”. 
E ancora: “Penso a un turismo sostenibile, alle energie rinnovabili e alle produzioni locali: tre carte vincenti da giocare al meglio nella partita della candidatura Unesco e che possono tracciare le linee guida per il nostro futuro sociale, economico e culturale. La Biosfera del Monviso è come uno scrigno pieno di oggetti preziosi che devono essere manipolati con cura ed attenzione ma che possono diventare un volano fondamentale per far conoscere il nostro territorio a livello internazionale”.
Quelle di Casoni e Dovetta sono le prime due firme che mettono in moto l’iter delle sottoscrizioni: in questi giorni è toccato ai 24 Comuni inseriti nelle aree “core” e “buffer”, tutti hanno aderito all’iniziativa formalizzata con una specifica delibera e con la firma del dossier finale.
«Tengo a sottolineare – ha commentato Dovetta - il positivo coinvolgimento e il sostegno da parte della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e dei sindaci dei Comuni, che hanno capito quanto valga questa opportunità di promozione delle risorse turistiche, energetiche, naturalistiche e produttive del territorio. La candidatura dell'Area della Biosfera del Monviso al riconoscimento MaB UNESCO è un'occasione imperdibile, che non comporta alcun vincolo per i comuni individuati nelle tre aree della zonizzazione: core area, buffer zone e transition area».
Il percorso continua. La prossima tappa è il deposito del dossier di candidatura, nei prossimi giorni, a Roma, prima al Comitato e poi alla Commissione Nazionale MaB, che provvederà a trasmetterlo al Segretariato Internazionale dell’Unesco a Parigi, per via diplomatica, entro il 30 settembre.
Erano presenti all'incontro anche alcuni consiglieri e tecnici del Parco del Po cuneese, i consulenti tecnici del consorzio universitario “Cursa” Giorgio Andrian e Massimo Tufano (che hanno seguito nascita e sviluppo del dossier) e Jean-Daniel Cesaro, referente del Parc Naturel Régional du Queyras, che sta seguendo un analogo iter per un dossier di candidatura del Territoire de Biosphère du Monviso.
Se entrambe le proposte di candidatura saranno approvate nel 2013, i due parchi metteranno a punto un progetto di unificazione delle due aree che porterebbe alla definizione della prima Riserva della Biosfera Transfrontaliera sul territorio italiano. A questo proposito, si stanno intensificando i contatti con i due Comitati MaB Nazionali italiano e francese per individuare la migliore strategia utile ad agevolare la necessaria sottoscrizione di formale accordo tra i due Paesi. In quest’ottica, i due Parchi stanno già lavorando congiuntamente per identificare i documenti condivisi di base che prevedono una carta territoriale comune ed un disegno di governance partecipato ed unanime.






CI SONO LE PRIME DUE FIRME DEL DOSSIER DI CADIDATURA


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